In Italia la migliore e più letta rivista jazzistica è sicuramente "Musica jazz" (mensile con CD allegato)
Questo perchè è stata la prima a nascere nel nostro bel paese sin dagli anni '40 ed io non mi perdo un numero.
Questo mese è in edicola con un Cd allegato dedicato alla straordinaria voce dell'ormai scomparsa Anita O'Day con 24 tracce.
Un giusto riconoscimento alla sua grande creatività musicale.
E' mancata lo scorso anno.

All'inizio della sua carriera non venne presa molto in considerazione da alcuni produttori e case discografiche e nutriva un rancore per Norman Granz per come le aveva amministrato la carriera nel periodo Verve.
Inoltre Granz preferiva Ella Fitzgerald.
Anita si considerava lei stessa una "creatrice di stile". Nella sua voce mancava il vibrato in quanto era sprovvista di ugola. Inoltre, come quasi tutti gli artisti dell'epoca, faceva uso di stupefacenti che intaccarono la sua voce.
Inoltre aveva una tecnica nelle improvvisazioni di fare un colpetto di ugola. In quel periodo prese anche lezioni di canto da Miriam Spier che non la incoraggiò per niente dicendole che non sarebbe mai diventata una vera cantante e lei le diede ragione definedosi una "song stylist", non una cantante.
Anita la si è saputa apprezzare successivamente alla sua carriera, cioè dalle generazioni venute dopo.

Il suo ultimo disco risale al 2006 "Indistructible!"...come indistruttibile è lei e la sua splendida voce del resto.